Comunicati stampa

Drago intervista - Giovanni Dell'Acqua

26 dicembre 2017

Ci sono persone che stanno sempre dietro le quinte ma il cui lavoro è indispensabile. Uno di questi è Giovanni Dell'Acqua. Da lui passa tutta l'amministrazione del settore giovanile: dalle visite mediche ai campionati. 

Oggi gli abbiamo posto qualche domanda per conoscerlo meglio:

Ciao Giovanni, ormai siamo tutti abituati a vederti in palestra, ma da quanti anni sei in Sangio?

Con esattezza  non ricordo ma facendo due calcoli con l’età del figlio maggiore dovrebbero essere circa 26 o 27.

Premetto che mi sono sempre piaciuti tutti gli sport e sono sempre stato uno sportivo.

Ho fatto un po’ di tutto: sci , nuoto, atletica e pallacanestro ottenendo anche alcune madaglie fino a quando il fisico e gli impegni familiari/lavorativi me lo hanno permesso.

Ma devo dire che la pallacanestro mi ha davvero conquistato.

Raccontaci come è iniziata questa avventura... 

La mia avventura in Sangio è iniziata come tutti quei genitori che portano i figli in palestra ad allenarsi.

La mia fortuna è stata quella di riuscire a far appassionare tutta la famiglia al basket e soprattutto alla Sangio. Da semplice genitore ho deciso di dare una mano alla società seguendo la squadra di mio figlio come dirigente accompagnatore per poi lanciarmi nell’avventura di farmi conoscere in federazione a Milano come rappresentante della Sangiorgese per la stipula di calendari giovanili. Da quel momento in poi è stato tutto un crescendo, mi appassionavo sempre più a questa realtà, cercavo di rimanere aggiornato su ogni variazione di regole e normative relative al settore giovanile e non mi perdevo una partita. 

Quali sono i ricordi più belli di questa esperienza?

Di ricordi belli ce ne sono tanti.

Il primo che mi viene in mente risale a quando mi è stato chiesto di seguire la prima squadra, tesserandomi come dirigente nazionale con l’incarico di addetto agli arbitri.

Ma la vera soddisfazione è stato veder crescere di anno in anno il numero di bambini e ragazzi tesserati per la Sangiorgese Basket. Ho compreso a pieno come il mio compito, dal coordinamento dei dirigenti alla stipula dei campionati sia fondamentale per la buona riuscita di tutta l’attività: un vero sprono a fare sempre meglio.

Altri bei ricordi sono legati ai risultati sportivi e non possono che essere le tante promozioni ottenute sul campo: il passaggio della prima squadra dalla serie D alla C e via via fino alla odierna B.

L’inaugurazione del nostro Palabertelli  è stato un ulteriore momento di gioia e ha alimentato la voglia di continuare su questa strada avendo finalmente una struttura degna del nostro movimento.

Inoltre non posso certo dimenticare il fatto di aver conosciuto lungo il percorso persone fantastiche con cui ho condiviso tanti momenti di di divertimento all’insegna dei colori arancio/blu.

Cosa vorresti che fosse realizzato nel futuro della Sangio?

Questa è una domanda piuttosto difficile in quanto penso che l’aspettativa più alta sarebbe quella di vedere la prima squadra  in serie A.

Ma per quello che mi compete, vorrei che la Sangio nel prossimo futuro avesse altre palestre e spazi a disposizione per poter crescere ulteriormente. Essere inseriti in società sane e di ottimi principi come la nostra è d'altronde un'opportunità unica per i giovani.

Grazie Gio per il tuo tempo. 

Auguri a tutti di buone feste e come sempre: FORZA SANGIO!


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