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La Sangio sconfitta, ma a testa alta: o si vince o si impara!

15 settembre 2019

Dopo el clasico di domenica scorsa, che ha visto la Sangio imporsi sui cugini legnanesi nel Torneo Vaghi, ecco che i draghi scendono di nuovo in campo, sempre tra le mura amiche del Pala Bertelli, per un incontro amichevole contro Olginate. La squadra lecchese, oltre ad annoverare tra le sue file una nostra vecchia conoscenza bluarancio, Francesco Gorreri, sarà anche una diretta avversaria nel girone B del campionato, che incontreremo in trasferta alla quarta giornata della regular season.

Dopo la partita di settimana scorsa, l’LTC torna sul parquet con gli stessi obiettivi e lo stesso spirito, affrontando un avversario atletico, giovane e tosto. Nonostante l’incontro si sia concluso con la vittoria di Olginate sul +3, conteggiando la somma dei parziali, resettati ad ogni frazione, la Sangio trarrà sicuramente tesoro da questo match. I ragazzi hanno prevalso nel primo tempo, aggiudicandosi i primi due quarti, mollando gradualmente la presa nel secondo e lasciandosi andare sul finale ad un quarto periodo non proprio impeccabile. Discreta prestazione corale per i draghi, comunque, che stanno incominciando a palesare le loro caratteristiche. In questa fase preliminare, dove non ci sono ancora certezze assolute e dove il potenziale del gruppo e dei singoli deve ancora trovare la sua massima espressione, le sconfitte hanno valore relativo. Per quanto le speculazioni e le considerazioni siano premature, però, qualche evidenza viene comunque a galla. I draghi possono contare su rotazioni profonde, in cui nessun elemento è secondario, su giocatori di talento, su uno staff attento e competente e sui suoi veterani.

Nel comparto dei pilastri reggenti, infatti, troviamo un amalgama di esperienza e di giovane carisma. Colombo, Parlato e il capitano Francesco Toso, ragazzi solidi e abituè della categoria,  vengono completati da Roveda e Bocconcelli, due giovani solo d’etichetta, che l’anno scorso hanno dimostrato di meritare le responsabilità che gli sono state affidate e dopo un estate di lavoro sono pronti a prendersi le luci della ribalta. L’altro lato della medaglia è composto da 6 cellule staminali:Berra (2000), Apuzzo (2000), Leardini (1999) , Banchero (2000), Fontana (2000). Un assaggio delle loro prestazioni ha già lasciato intendere quanto potenziale si celi dietro la loro tenera età e quanto possano essere importanti per la prospettiva del gruppo.

Daniele Quilici potrà contare quindi su un team valido ed equilibrato, che dovrà plasmare e azzimare nel corso del campionato. Se i tasselli andranno nel posto giusto, dal più grande al più piccolo, la Sangio si prospetta come una squadra estremamente compatta e competitiva. Non resta che godersi lo spettacolo, con le migliori speranze. Forza Sangio!         

Davide Cannata


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